L’effrazione della porta d’ingresso avviene con danno, nei casi di porta non blindata, ed è il campo d’azione di nomadi, romeni e italiani.
Ma i veri professionisti sono i serraturieri moldavi, albanesi e georgiani che riescono a entrare superando quasi qualsiasi serratura senza lasciare traccia.
Lo fanno con la tecnica del «lock picking» per le serrature a doppia mappa (bloccando il meccanismo con un tensore e inserendo la cosiddetta chiave bulgara, una chiave «morbida» che prende la forma interna della serratura), o con la nuova tecnica del «key bumping» per le serrature più moderne (usando un chiave passepartout limata che viene inserita nella serratura e picchiettata con il martello).
In entrambi i casi si tratta di un «lavoro» di pochi minuti. I sudamericani, più piccoli e leggeri, preferiscono invece arrampicarsi lungo le facciate ed entrare dalla finestra o dal balcone. C’è poi una nicchia di ladri italiani specializzati nell’apertura delle serrature elettroniche e nella disattivazione di allarmi. Questi ultimi, però, prendono di mira soprattutto gli esercizi commerciali e le abitazioni di prestigio.